Uno sguardo dentro l’Aquarius
La cooperativa sociale Aquarius di Bolzano dedica da 23 anni le sue attività all’integrazione sociale ed è sempre pronta a cogliere nuove sfide.
“Iniziare questo lavoro è stata una fortuna enorme” racconta Alberto Covanti, direttore di Aquarius, che parla con entusiasmo e passione dei progetti svolti dalla cooperativa. Per lui la nascita di una cooperativa sociale come Aquarius è stata una piccola rivoluzione in un periodo in cui era diffusa l’idea che per esercitare un lavoro sociale bastasse la buona volontà. I soci fondatori della cooperativa sociale Aquarius, nata nel 1993, provengono dall’ambito sanitario, dall’Associazione Parenti ed Amici di Malati Psichici (APAMP) e da altre cooperative appartenenti a Coopbund. Oltre ad essere una delle prime cooperative sociali sul territorio altoatesino, Aquarius è anche una delle prime cooperative ad occuparsi dei malati psichici. I soci fondatori decisero di dare un’opportunità di lavoro a queste persone attraverso attività di giardinaggio e pulizia di aree verdi, consapevoli dell’importanza del contatto con la terra. Successivamente crearono per un periodo anche un reparto di sartoria dedicato alle donne. Durante i suoi 23 anni di esperienza, la cooperativa ha dato vita a molteplici progetti dedicati a diverse persone socialmente svantaggiate. Grazie ad Aquarius, queste persone hanno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro svolgendo attività in bar, mense, come receptionist o giardinieri. Attualmente la cooperativa conta 35 progetti integrativi annuali che hanno come obiettivo quello di aiutare persone in difficoltà a trovare un lavoro sia all’interno ed eventualmente poi anche all’esterno della cooperativa.
Ogni giorno è una nuova sfida per Aquarius, ma i suoi collaboratori sono sempre disposti a coglierle. Infatti, quando nel 2015 il Consorzio delle cooperative sociali Joti offrì la possibilità di partecipare ad un progetto per l’integrazione dei profughi, la cooperativa decise senza esitazione alcuna di mettere a disposizione i propri servizi. Ancora attivo, il progetto prevede che i profughi accolti dalla cooperativa Aquarius abbiano l’occasione di impiegare volontariamente il proprio tempo nella manutenzione di parchi, aiuole e altre aree verdi dei comuni. “Questo”, spiega il responsabile dell’amministrazione Matia Tripodi, “oltre a permettere loro di acquisire abilità lavorative, li aiuta anche a migliorare le competenze linguistiche agevolando in questo modo la ricerca di un impiego”. Contribuire all’integrazione di queste persone richiede molta dedizione e fatica, ma Aquarius si dice pronta a continuare il progetto anche in futuro. “La speranza” afferma la responsabile dell’area sociale Patrizia Recla, “è anche quella di demolire attraverso questo progetto alcuni pregiudizi”.
Per informazioni: aquarius@aquarius-bz.it
Come raggiungerli: Piazzetta Anne Frank, 5 – 39100 Bolzano (BZ)