Cda delle cooperative: obbligatori tre componenti
Da quest’anno le cooperative non possono più avere un amministratore unico. Obbligatoria la nomina di un organo collegiale formato da almeno tre soggetti.
Con l’aggiunta di un nuovo comma (legge 205/2017) all’articolo 2542 del Codice civile viene stabilito che a partire dal primo gennaio 2018 l’amministrazione delle società cooperative deve essere affidata a un organo collegiale formato da almeno tre soggetti. Questo vale per tutte le cooperative, siano esse soggette alle norme in materia di S.p.A. o S.r.l. Quindi anche alle cooperative che hanno meno di 20 soci oppure un attivo non superiore a un milione di euro non sarà più concessa la nomina di un amministratore unico.
Mandato triennale
Si aggiunge come novità per queste cooperative di dimensioni minori e gestite in forma di S.r.l. anche il fatto che d’ora in poi, al pari delle coop soggette alle norme in materia di S.p.A., gli amministratori non possono più essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi. Rimane invariato il vincolo che la maggioranza degli amministratori deve essere scelta tra i soci cooperatori.
Questo cosa significa per le cooperative in Alto Adige con amministratore unico?
Per le cooperative la cui gestione è tuttora affidata a un amministratore unico o a un organo collegiale composto da due soli soggetti sarà necessaria la convocazione dell’assemblea per deliberare la nomina dei componenti del nuovo CdA e l’eventuale modifica statutaria.
Lo scopo? Contrastare le false cooperative
Lo scopo di questi interventi normativi è quello di rafforzare la partecipazione dei soci ai processi decisionali e, affidando la gestione a più persone, contrastare cooperative irregolari e comportamenti illegittimi.
Per informazioni ci si può rivolgere all’ufficio revisioni di Coopbund:
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