Presa di posizione sulla nuova legge in materia di territorio e paesaggio
“Difendiamo le famiglie dei soci di cooperativa per un futuro di dignità e, equità”
Dal movimento cooperativo una voce unica per il futuro del territorio
Il disegno di legge provinciale in materia di Territorio e Paesaggio è all’esame del Consiglio Provinciale e il mondo delle cooperative esprime una voce unitaria per la difesa delle migliaia di famiglie che sono impegnate e che lo saranno per la costruzione di una casa in cooperativa.
In questi giorni sono stati seguiti dai vertici delle Centrali i lavori politici di elaborazione e stesura de”l testo del provvedimento al vaglio del Legislativo.
Acli, Agci, CooperDolomiti, KVW e Coopbund – che rappresentano la totalità della cooperazione di abitazione in provincia – hanno voluto condividere il percorso di analisi e di proposte per tutelare le speranze e le legittime aspettative delle cooperative rappresentate, per assicurare un futuro a quelle fasce di popolazione che trova risposta solo con questa formula di partecipazione democratica, solidale e non lucrativa.
Sono stati elaborati numerosi documenti di analisi e infine la scorsa settimana vi è stato un confronto con l’Assessorato all’Urbanistica, unitamente all’Assessore Tommasini, che ha la competenza per l’edilizia abitativa agevolata e per quella cooperativa, come Assessore competente per lo sviluppo delle cooperative.
Un incontro decisamente costruttivo, nel corso del quale sono emersi i timori rispetto alle voci di volontà di smantellamento dell’edilizia in forma cooperativa.
Si ribadisce la necessità di riconoscere il valore sociale, civile ma anche economico della cooperazione di abitazione, come importante attore per le politiche urbanistiche, proprio perché nasce dalla comunità che si riconosce nel territorio urbano in cui vive ed opera.
Questo valore deve ritornare al centro delle politiche attive provinciali e quindi comunali.
In questo senso sono stati riconosciuti i meriti storici del cooperativismo come veicolo di sviluppo all’interno del comparto dell’edilizia agevolata, con conseguente riconoscimento delle misure agevolative, come declinazione di un welfare dell’abitare che – unitamente al ruolo dell’Ipes – rappresenta una colonna portante del tessuto sociale ed economico del nostro territorio.
“L’Assessore Tommasini ci ha confermato l’impegno per il mantenimento della soglia minima del 40% delle nuove aree per l’edilizia agevolata, con un ricorso a volumi superiori nei Comuni a più alta densità di fabbisogno abitativo”.
Inoltre, a fronte di un dato importante emerso dalle analisi degli stessi uffici provinciali, che definisce un fabbisogno stimato di quasi 20.000 alloggi a destinazione sociale (anche in cooperativa) per i prossimi 10 anni, la popolazione che è rappresentata dalle Centrali Cooperative richiede certezze circa la messa a disposizione di aree, pur nel rispetto del contenimento del verde pregiato, anche tramite il reinserimento nella legge della possibilità per le Amministrazioni Comunali di avvalersi dell’istituto dell’esproprio unitamente agli accordi urbanistici.
La speranza è di poter proseguire nelle attività di rappresentanza, assistenza e sostegno della cooperazione di abitazione anche nel prossimo futuro.
Acli, Agci, CooperDolomiti, KVW e Coopbund
Bolzano, 29 maggio 2018