“Tomato revolution” la linea Altromercato di pomodoro biologica, sostenibile e caporalato-free
È di nuovo tempo di “Tomato Revolution” Altromercato, un progetto etico nato dalla passione per un’agricoltura che coltiva diritti e futuro, consolidando una filiera biologica, sostenibile legale e trasparente del pomodoro: una vera filiera etica del pomodoro.
L’obiettivo è quello di valorizzare i prodotti nati in Italia, su terreni liberi dalle mafie o a rischio di spopolamento e sfruttamento, realizzati grazie al lavoro di realtà impegnate nella lotta al caporalato, nell’integrazione e responsabilità sociale. Tre le varietà di pomodoro coltivate con metodo biologico rinnovando ricette tradizionali italiane.
Tomato Revolution coinvolge 3 cooperative e 60 piccoli produttori, attivi in territori ad alto rischio di sfruttamento della manodopera, che nel 2019 hanno prodotto circa 76.000 vasetti di specialità enogastronomiche biologiche poi vendute tramite Altromercato.
È il frutto della realizzazione di una filiera etica alternativa che mette al centro i diritti delle persone e il rispetto dell’ambiente in un mercato del lavoro distorto, nel quale circa 430mila lavoratori, nel 2018, sono stati sfruttati, vittime del caporalato, con una paga ridotta a meno della metà rispetto a quella garantita dai contratti nazionali.
I pomodori della Tomato Revolution vengono coltivati dalle cooperative Rinascita (PA), Prima Bio (FG) con programmi di agricoltura di impatto sociale in zone a forte rischio di spopolamento e di sfruttamento della manodopera e da Pietra di Scarto (FO) che utilizza beni e terreni confiscati alle mafie. Una rivoluzione dal sapore autentico.