Appalti pubblici: via libera alle clausole sociali
La giunta provinciale ha approvato nei giorni scorsi (15.11.2016) le linee guida per gli enti pubblici nell’affidamento della fornitura di beni e servizi alle cooperative sociali di inserimento lavorativo. D’ora in avanti accanto al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa gli enti appaltanti possono individuare specifiche clausole sociali.
Con la nuova legge provinciale sugli appalti, ormai dall’inizio dell’anno per le strutture pubbliche c’è la possibilità di assegnare i servizi concedendo la priorità alle cooperative sociali di tipo B. Queste cooperative mirano all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Tuttavia, per la concreta realizzazione di questa possibilità mancava ancora una specifica direttiva di come gli appalti pubblici dovessero essere aggiudicati. Con l’approvazione da parte della giunta provinciale delle linee guida viene fatto un importante passo in avanti, rendendo più agevole l’assegnazione diretta di prestazioni di servizi e di fornitura da parte degli enti appaltanti alle cooperative sociali di tipo B per appalti fino a 40.000 Euro e l’impiego di clausole sociali nei bandi fino ai 209.000 Euro (soglia comunitaria).
Le clausole sociali vincolano le imprese partecipanti al bando ad assumere persone svantaggiate e fissano i criteri di valutazione, che possono riguardare il numero di persone svantaggiate impiegate, il piano di formazione, le mansioni, il tipo di contratto e gli orari.
La lega delle cooperative altoatesine “Coopbund” è molto soddisfatta per questi cambiamenti che sono il risultato della collaborazione con l’Ufficio per lo sviluppo della cooperazione e l’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
“Con l’adozione della direttiva si sono fissati anche gli elementi di valutazione. Così all’assegnazione di appalti pubblici l’adempimento delle clausole sociali potrà essere giudicato obiettivamente”, commenta il presidente di Coopbund Heini Grandi e aggiunge: “Le assegnazioni di appalti pubblici si configurano più trasparenti nonché più chiare e non si limiteranno al prezz,o ma valuteranno anche l’obbiettivo sociale delle imprese partecipanti al bando.”