Cooperativa Casa Don Bosco
L’idea di Coopbund Alto Adige Südtirol per la riqualificazione degli spazi parrocchiali si sta sviluppando concretamente. La Cooperativa Casa Don Bosco, costituita tra gli aderenti di Casa Prossima, si pone come obiettivo la realizzazione di una ventina di alloggi al posto dell’attuale canonica di Don Bosco, che verrà demolita e ricostruita. Coopbund tramite la cooperativa, quale corrispettivo per l’acquisto dell’area della Canonica, dovrà realizzare un articolato progetto di riqualificazione di spazi parrocchiali, creando la possibilità che l’intervento immobiliare diventi una risorsa per tanti e non solo per pochi. È proprio l’opportunità per la Parrocchia di riqualificare e mettere a disposizione spazi adesso abbandonati o sottoutilizzati la leva dell’operazione ad ampio raggio condivisa con Coopbund Alto Adige Südtirol. Un intervento fondamentale per le attività parrocchiali e pastorali e un intervento ad alto contenuto sociale, strategico anche nella prospettiva di rendere piazza Don Bosco un ritrovato luogo di riconoscimento e di incontro.
“Il progetto presso la Chiesa San Giovani Bosco – spiega Alberto Bocchio, responsabile Cooperative di Abitazione Coopbund Alto Adige Südtirol -, è il primo di alcune operazioni che Coopbund promuove e che svilupperà nel prossimo triennio. Iniziative concrete rivolte al soddisfacimento del bisogno abitativo delle famiglie di realizzare una casa in proprietà in tempi relativamente brevi e a costi sostenibili, orientate sempre più verso il recupero e la riqualificazione energetica di edifici esistenti o la rivalutazione di aree dismesse o da riqualificare e quindi volte alla sostenibilità ambientale e con una grande attenzione all’integrazione sociale e culturale”.
Edifici “green” in quanto non consumano nuovo suolo e sono costruiti sul costruito, e “green” in quanto sfruttano le energie rinnovabili e quindi a basso consumo energetico.
“Il punto forte del progetto Casa Don Bosco – prosegue Bocchio – è però un altro: Il corrispettivo per l’acquisto della cubatura viene investito nelle strutture parrocchiali che, riqualificate, possono ridiventare luoghi di vita associativa e un punto di riferimento importante per il quartiere.
E quindi in parallelo alla costruzione del nuovo edificio destinato alle 20 abitazioni per i soci Coopbund che sorgerà al posto della attuale Canonica, si interverrà nell’edificio parrocchiale di via Montecassino, con un progetto di ristrutturazione concertato con gli organi parrocchiali, dove troveranno spazio la nuova canonica, il centro giovanile, la sala delle feste e il supermercato per i più bisognosi”.
Quindi un progetto ad ampio respiro, che assume un prezioso valore sociale e che è in grado di rispondere efficacemente ad una serie di criteri del fabbisogno?
“Non solo costruire per abitare – conclude Bocchio -, ma una risposta molto più ampia, dove i soci della Cooperativa diventano attori di una riqualificazione che va a vantaggio della comunità, che diventa occasione di una rinascita culturale e sociale del contesto in cui sono inseriti, riqualificando ambienti e luoghi di aggregazione. Coopbund è convinta così di interpretare al meglio il proprio ruolo di attore housing sociale nel mercato immobiliare del capoluogo, con azioni propositive conseguite grazie al coinvolgimento prezioso di attori, come ad esempio le parrocchie, che non hanno come obiettivo primario il profitto e con i quali realizzare finalità sociali e culturali”.
Articolo salto.bz 07.12.2022
Alto Adige 08.12.22
Corriere dell’Alto Adige 08.12.22