Formàti per competere
Con il progetto “Formàti per competere” la cooperativa Libriliberi ha dato il via ad un piano di formazione interna in ambito biblioteconomico. Il progetto è nato anche grazie al sostegno di Coopbund e al finanziamento di Fon.Coop, il Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua nelle imprese cooperative. Intervista a Iolanda Cristaldi, presidente della cooperativa
L’ambizioso progetto di formazione in ambito biblioteconomico che vede interessati tutti i soci della cooperativa Libriliberi, nasce dall’esigenza di una nuova formazione professionale, in un’epoca nella quale viene richiesto alle biblioteche molto di più che essere semplici magazzini della cultura. La biblioteca, infatti, ha oggi più che mai il compito di stimolare la curiosità e la creatività e accrescere le competenze dei cittadini. La biblioteca diventa non solo una sorta di centro di aggregazione per i cittadini di qualunque etnia e classe sociale, favorendo la coesione e garantendo anche alle classi più deboli i diritti di cittadinanza e di conoscenza, ma anche un centro specializzato per la diffusione delle informazioni.
Poiché quindi il “sistema biblioteca” non deve arroccarsi dietro le tradizioni ma evolversi insieme alla società, una nuova formazione in questo settore diventa quanto mai stringente.
Abbiamo intervistato al riguardo Iolanda Cristaldi, Presidente di Libriliberi.
Che funzione hanno oggi i cataloghi digitali?
Iolanda Cristaldi: Nella nostra epoca della comunicazione globale, nella quale le informazioni sono fornite su diversi formati ed attraverso una vasta gamma di dispositivi multimediali, le biblioteche hanno il ruolo imprescindibile di garantire a tutti il diritto di accesso all’informazione. La missione delle biblioteche quindi è chiara ed ambiziosa: sostenere il diritto dell’accesso universale all’informazione, per facilitare la conoscenza, l’apprendimento, la cultura per tutti, per sostenere la creatività e l’innovazione.
Siamo convinti che il catalogo digitale di una biblioteca svolga una delle funzioni basilari di “mediatore” tra le richieste degli utenti e le risorse documentarie. Per questo motivo è sempre più necessario consentire un accesso semiotico e semantico strutturato alle risorse documentarie, in linea con la Dichiarazione dei Principi Internazionali di Catalogazione (ICP) del 2016.
Quali sono le nuove sfide per chi si occupa di catalogazione?
Di questi ultimi anni è l’evoluzione di un nuovo codice internazionale di catalogazione denominato RDA (Resource Description and Access) che segue i principi di catalogazione IFLA e si allinea ai modelli concettuali di FRBR-LRM e FRAD, più coerente e in linea con le diverse tipologie di contenuti e di media. La nascita di questo nuovo codice che si fonda sullo sviluppo di un modello concettuale, noto come FRBR (Functional Requirements for Bibliographic Records), sviluppato nel 1990 dall’IFLA, rafforza gli obiettivi di base dei cataloghi e l’importanza delle relazioni per aiutare gli utenti ad assolvere compiti basilari rispetto ai cataloghi, vale a dire mettere le persone in condizione di trovare, identificare, selezionare e ottenere pienamente le informazioni che desiderano.
Ci troviamo pertanto ad operare in un ambiente di catalogazione concettualmente nuovo. Innanzitutto perchè siamo chiamati a catalogare una gamma molto più ampia di supporti informativi e poi perchè abbiamo anche bisogno di trattare con maggiore profondità e complessità i contenuti presenti nelle risorse che cataloghiamo. Si creano quindi sistemi di metadati sempre più complessi che richiedono una gamma ampia e diversificata di abilità.
Avete dunque deciso di avviare un vero e proprio progetto formativo per i vostri soci. Quale è lo scopo principale di questo percorso?
L’obiettivo è quello di approfondire gli ultimissimi scenari in ambito catalografico. Pertanto abbiamo deciso per il 2017-2018 di dare avvio ad un piano di formazione interna fortemente strutturato per approfondire gli ultimissimi scenari in ambito catalografico, intraprendendo, primi in Italia, anche la formazione su LRM – Library Reference Model – . Infatti, nel nuovo modello LRM le funzioni utente sono cinque, a differenza del modello concettuale FRBR: trovare, identificare, selezionare, ottenere ed esplorare. É proprio la nuova funzione di “esplorazione”, che si potenzia lo scenario dei linked data, cioè l’uso di una struttura di descrizione del tipo entità-relazione che vede l’implementazione delle triple RDF – Resource Description Framework – il formato per i dati interconnessi (linked data), e che rappresenta una delle strategie tecnologiche più avanzate in favore della gestione, catalogazione, valorizzazione e comunicazione di tutte le tipologie di beni culturali. I linked data aprono al mondo del web semantico ed entrambi si basano su metadati estremamente strutturati che consentono da un lato l’organizzazione e l’interoperabilità dei dati stessi e dall’altro permettono di riconoscere le relazioni tra le entità. Lo scenario delle nuove regole di catalogazione è quindi completamente mutato e la formazione di tutti i soci della cooperativa Libriliberi verterà su ampie tematiche catalografiche: FRBR-Functional Requirements for Bibliographic Record, FRBR-LRM – Functional Requirements for Bibliographic Record–Library Reference Model), FRAD- Functional Requirements for Authority Data, FRSAD-Functional Requirements for Subject Authority Data, RDA- Resource Description and Access, MARC21, potenziando inoltre le competenze linguistiche con un corso di lingua inglese.
Concretamente, cosa è stato fatto per avviare il progetto formativo “Formàti per competere” e ottenere un sostegno da Foncoop?
Nell’ambito di un apposito focus group, organizzato da Coopbund, sono stati rilevati e analizzati i fabbisogni professionali e formativi dei lavoratori della nostra cooperativa. Agli incontri ha partecipato anche il progettista dell’agenzia formativa CESOP, sig. Matteo Belli, partner di Coopbund per quanto riguarda la gestione della formazione finanziata.
I fabbisogni della cooperativa sono stati successivamente “tradotti” nei percorsi formativi inseriti nel progetto “Formàti per competere”.
Per ottenere un finanziamento da parte di Foncoop è stata poi necessaria la sottoscrizione di un Accordo di concertazione per la realizzazione del progetto.
Sì, è stato fondamentale il contributo di Coopbund che ha favorito l’incontro con i rappresentanti sindacali e ha condiviso il documento, in qualità di parte sociale di ambito datoriale. L’accordo tra la nostra cooperativa, i sindacati e l’associazione di rappresentanza è stato siglato il 1° giugno 2017 a Bolzano presso la sede di Coopbund.
Coopbund ha dato inoltre la sua disponibilità a partecipare al Comitato di pilotaggio che verrà insediato. Esso guiderà e sorveglierà l’andamento delle attività formative programmate, al fine di garantire il raggiungimento dei risultati attesi.
In seguito alla presentazione della domanda di ammissibilità a Fon.coop, il progetto “Formàti per competere” è stato approvato ad agosto 2017.
La soddisfazione è stata tanta, in quanto, nella graduatoria a livello nazionale Libriliberi è arrivata terza e prima a livello regionale.
Che cosa vi aspettate da questo progetto?
Il lavoro formativo da intraprendere sarà senz’altro impegnativo. Sarà una nuova e ulteriore sfida per riuscire ad avere tutte le necessarie competenze per fornire una presentazione sistematica dell’universo bibliografico e un’organizzazione efficace della conoscenza.
Sito web di Libriliberi: www.libriliberi.bz.it