L’importanza di chiamarsi Coopbund Alto Adige Südtirol
#insiemepercrescere
#versolunione
Come è nato il nuovo nome, chi ha creato il nuovo logo.
La scelta condivisa
Che nome dare alla centrale cooperativa nascente? Compito non facile, vista la quantità di madri e di padri, ognuno con le sue (buone) idee. Scelgono le presidenze? I presidenti? Ci si affida ad esperti esterni? La prima decisione è stata quella di stabilire alcuni principi che il nome doveva richiamare: la cooperazione, l’unione, il bilinguismo. Si è poi riunito un gruppo eterogeneo formato da professionisti di cooperative che si occupano di comunicazione (nel gruppo a titolo di volontariato) e da membri di Legacoopbund. Si è discusso molto, si è immaginato molto, ci si è confrontati con idee esterne e si è arrivati a quattro proposte – dalla più “ardita” alla più “istituzionale” – approvate dalla presidenza delle due centrali “genitori” della nuova alleanza. Ma chi ha deciso il nome alla fine? Le cooperative.
Attraverso un sondaggio on-line, nel quale ogni cooperativa associata aveva a disposizione un voto. Poco più del 50% delle cooperative interpellate ha votato e il nome prescelto ha avuto il 49% dei voti, seguito a distanza dagli altri tre. Si chiamerà coopbund!
Sicuramente la scelta rispetta il desiderio di non stravolgere il passato e al tempo stesso tiene insieme i due concetti essenziali: coop – la cooperazione e bund – l’unione. A questi si unisce il riferimento territoriale Südtirol Alto Adige. Che altro serve? Parole semplici e chiare, in italiano e tedesco (coop è comprensibile anche in altre lingue), che non esiste già (quanti bei nomi scartati perché già in uso!).
Soprattutto deciso insieme.
La grafica cooperativa
Una volta definito il nome, si deve creare il logo, o meglio, l’immagine coordinata. Anche qui il metodo ha fatto la differenza, è diventato parte integrante del processo di unificazione e di innovazione.
Le proposte erano tre: affidare il compito ad uno studio pubblicitario “esterno”, mettere in gara le cooperative che si occupano di grafica all’interno delle due centrali, far collaborare queste ultime. Indovinate qual è stata scelta?!
Riunire metodi e stili diversi è complesso: si allungano i tempi, servono più riunioni, si deve vincere la diffidenza reciproca di chi è spesso in competizione. Ma Clab e Inside (le due cooperative che hanno risposto all’invito) ci sono riuscite alla grande. Probabilmente in questo gioca un ruolo importante il fatto che siano entrambe cooperative sociali, abituate ad unire, a valorizzare e a superare molte difficoltà. Confcooperative e Legacoopbund hanno privilegiato le proprie associate e sono state fedeli ai principi cooperativi. C’è un modo migliore di iniziare un’alleanza?
Possiamo sottolineare che la scelta fatta dai rappresentanti della presidenza è stata la più coraggiosa tra le proposte presentate, perché il nuovo logo non è una semplice scritta con un marchio, ma un insieme dinamico di forme e colori: il rosso e il blu distintivi dei loghi delle centrali alleate (le radici!), il verde per indicare il desiderio e l’impegno di essere sempre più attenti all’ambiente, il giallo l’energia. Colori fondamentali e forme geometriche sia morbide sia spigolose, che sottolineano le diversità delle cooperative e delle esperienze dei vari membri di coopbund, dinamiche come i cambiamenti che si dovranno e si vorranno affrontare, uniti ad un logo semplice e di impatto, fatto per durare.
Esattamente come la nostra coopbund Alto Adige Südtirol!
La centrale cooperativa.