Partita l’inchiesta online sulla riforma dell’autonomia
Ultimamente il tema della riforma dell’autonomia nella nostra provincia è un tema ricorrente nei media e di forte risonanza per l’opinione pubblica. Da oltre sei mesi sono in corso le trattative fra Bolzano e Roma, ma le visioni sul futuro dell’autonomia e sul rapporto fra l’Alto Adige/Sudtirolo e l’Italia sono piuttosto divergenti. Molti auspicano un "3° Statuto di autonomia" con competenze più forti, con un’autonomia finanziaria più robusta, con regole migliori; altri si pronunciano per una soluzione sulla base di un voto popolare. Nemmeno da parte dei partiti di governo esiste un progetto ben definito di riforma dell’autonomia.
Di fronte a questa esigenza va aggiunto che i cittadini – i veri sovrani nella democrazia – non hanno nessun diritto formale di coinvolgimento in questo processo. Anche le diverse forze politiche a livello provinciale possono incidere solo in modo molto limitato, per cui gli aspetti centrali dell’autonomia sembrano rimanere riservati ad un ristretto gruppo di esperti che si riuniscono a porte chiuse nelle commissioni romane. La riforma dell’autonomia, però, è un tema troppo importante per essere lasciato ai soli esperti. E questo potrebbe essere anche il motto del progetto di formazione che il Südtiroler Bildungszentrum e la cooperativa POLITiS hanno lanciato nel settembre 2013 che si protrae fino a maggio 2014. Il ciclo, aperto a tutti, si articola in 10 conferenze tenute a distanza di 3 settimane presso l’Antico Municipio di Bolzano in via Portici 30, seguito da incontri di riflessione che si tengono ogni mercoledì successivo. Tutto il ciclo, che si concluderà con un simposio il 2 maggio 2014 a Bolzano, è teso a sollecitare maggior motivazione e competenza da parte dei cittadini sulle questioni dell’autonomia, nonché a prefigurare nuovi spazi di partecipazione democratica.
In questo ambito parte anche un’inchiesta che coinvolge un giro più ampio di persone al fine di conoscere le opinioni in merito alla riforma dell’autonomia. Si tratta di accertare in quali settori i cittadini registrano un maggior bisogno di riforme, quali regole andrebbero ripensate, quali proposte i cittadini stessi vorrebbero avanzare. Le risposte, che vengono raccolte e elaborate in forma assolutamente anonima, confluiranno in una pubblicazione. Tutto il progetto di formazione mira a contribuire in modo significativo al dibattito sulla riforma dell’autonomia, vista da parte dei cittadini, con cui i politici dovranno anche confrontarsi. Con il Suo contributo il risultato dell’indagine sarà ancora più significativo. Per favore, si prenda 20-25 minuti circa per compilare il questionario, che trova qui: questionario riforma autonomia