Raggiunta l’intesa per i contratti a progetto nelle cooperative culturali
Le centrali cooperative altoatesine e i sindacati locali hanno firmato ieri a Bolzano l’accordo provinciale per l’inquadramento del personale nelle cooperative e nelle organizzazioni che operano nel settore culturale e formativo.
In Alto Adige le cooperative e le organizzazioni private senza scopo di lucro rivestono un ruolo strategico nel settore culturale e formativo; numerosi sono gli insegnanti, artisti e giovani animatori occupati in queste organizzazioni, sia come soci-lavoratori, che come collaboratori.
Le recenti riforme della legislazione del lavoro, non avendo previsto una forma di contratto adatta a queste professionalità, avevano reso sempre più precaria la situazione contrattuale di questi collaboratori e causato gravi difficoltà alle organizzazioni stesse. Il settore culturale e formativo è infatti contraddistinto da un’attività stagionale e da una limitata possibilità di pianificazione a lungo termine; caratteristiche che costringono le cooperative e organizzazioni a ricorrere spesso a contratti di collaborazione a progetto.
Sulla base di queste considerazioni, le centrali cooperative Coopbund, Raiffeisenverband e Confcooperative Bolzano e i sindacati ASGB, SGBCISL e UIL SGK hanno firmato ieri a Bolzano un accordo collettivo provinciale relativo alla collaborazione coordinata e continuativa a progetto che consente da subito il corretto inquadramento di tutto il personale delle cooperative.
“Siamo molto soddisfatti per questo accordo che riesce a dare certezze alle cooperative attive in Alto Adige nel campo della formazione; cooperative che si erano trovate in serie difficoltà in seguito all’introduzione della legge Fornero che imponeva varie limitazioni all’applicazione dei contratti a progetto”, afferma Heini Grandi, Presidente di Coopbund. Claude Rotelli, Presidente di Confcooperative, e Heiner Nicolussi Leck, Presidente della Federazione Raiffeisen esprimono la loro soddisfazione per questo accordo in grado di dare certezze a tutte le parti coinvolte: “È un momento storico per la tutela dei lavoratori e delle cooperative”.
Anche i sindacati si dichiarano favorevoli all’accordo raggiunto; Tila Mair segretaria generale di SGB/CISL ricorda i vantaggi che ne derivano per i collaboratori delle organizzazioni attive in campo culturale: “Noi crediamo che riuscire ad estendere le tutele per i lavoratori in una fase come questa sia un ottimo traguardo. Con questo accordo abbiamo definito la base minima da cui muovere, ora si può solo migliorare”.
L’accordo provinciale dimostra che un buon utilizzo della contrattazione locale può portare ad ottimi risultati in grado di rispondere al meglio alle domande del mercato del lavoro altoatesino e delle sue specificità.