Reinventarsi si può!
CSU,una coop nata da un felice Workers buy out 20 anni fa e oggi leader territoriale nello studio e nella realizzazione di avanzate soluzioni di outsourcing organizzativo.
Intervista a Ivan Tomedi, presidente di CSU.
Partiamo dalle origini di CSU, che risalgono a venti anni fa…
La nostra cooperativa è nata da una situazione particolare in cui si erano venuti a trovare i dipendenti dell’Automobilclub Italia, che all’epoca gestiva i parcheggi a pagamento in superficie per conto del Comune di Bolzano. Una volta conclusasi la convenzione, io ed altri colleghi ci siamo trovati con una lettera di licenziamento in mano. A quel punto è stato fondamentale l’intervento di Coopbund che, in accordo con i sindacati e il Comune, ha proposto ai lavoratori licenziati di costituire una cooperativa. Così nel giro di un mese ci siamo trovati da dipendenti a imprenditori. Era la fine del 1995.
Come mai siete passati dalla gestione dei parcheggi a offrire tanti altri tipi di servizi?
Siamo stati costretti a reinventarci altri sbocchi occupazionali perché la convenzione con il Comune è durata solo un anno, dopodiché l’affidamento dell’incarico è stato sottoposto a gara d’appalto e CSU non ha vinto. Fortunatamente nel primo anno di attività avevamo capitalizzato e ciò ci ha consentito di avere qualche mese di tempo per riconvertirci. In quel periodo numerosi enti pubblici cominciavano ad esternalizzare alcuni servizi e così pian piano, gara dopo gara, siamo riusciti ad entrare nel mercato dei servizi e a specializzarci in quelli di custodia e accoglienza in strutture pubbliche. Il primo servizio che ci siamo aggiudicati è stato la gestione della sorveglianza al museo civico di Bolzano, seguito da quello di Merano, dalla Galleria civica e nel ‘98 dalla gestione di tutti i servizi ausiliari della piscina coperta e del lido. Nel 1998 ci siamo aggiudicati la gara d’appalto di Ente Fiera Bolzano (ora Fierabolzano SpA), collaborazione tutt’ora in corso, come in corso è la gestione dei servizi di accoglienza al pubblico presso le strutture gestite dalla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium Haydn, ottenuta tramite vittoria in gara d’appalto nel 1999. Ma data l’imprevedibilità di questo lavoro abbiamo ben presto cominciato ad allargare i nostri orizzonti.
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